di FinanzaWorld staff

Wall Street: sell-off

del 26/07/2007
di FinanzaWorld staff
Ecco le chiusure delle principali Borse mondiali:

In Asia:
TOKYO -0.88%
SYDNEY -1,29%
HONG KONG -0,64%
SHANGHAI +0,52%
SINGAPORE -1,48%
TAIWAN -1,78%
SEOUL -2,03%
BOMBAY +0.49%

In Europa:
Stoxx 600 -3,1%
FTSE 100 -3.15%
DAX30 -2.39%
CAC40 -2.78%
 
In Italia:
SP/MIB -2.05%
MIBTEL -2.01%
AllSTAR -2.19%
MIDEX -1.98%
 
In America:
Standard & Poor's 500 -2.33%
DOW JONES -2.26%
NASDAQ100 -1.22%
 
I dati economici attesi nella giornata di oggi:
Ordini di beni durevoli di giugno
valore atteso: 2.0%, valore precedente:-2.4%

Sussidi di disoccupazione al 21/07
valore atteso: 310.000, valore precedente: 301.000

Help Wanted Index di giugno
valore atteso: 27, valore precedente: 27

Vendita case nuove di giugno
valore atteso: 900.000, valore precedente: 915.000
 
Il Dipartimento del Commercio ha reso noto che gli ordini di beni
durevoli, nel mese di giugno, hanno avuto un incremento dell’1.4%.

Al netto delle componenti più volatili relative ai trasporti il dato segna
una flessione dello 0.5%, contro un valore atteso del +0.6%.

Inoltre, il Dipartimento ha pubblicato anche i dati relativi alle vendite 
di case nuove, che hanno segnato un ulteriore arretramento nel mese 
di giugno pari al 6.6%, attestandosi a 834.000.

Lo stock dell'invenduto ammonta ora a 537.000 unità, smaltibili in 7 mesi
circa.

Continua anche la discesa del prezzo medio, che perde il 2.2% attestandosi
a 237.900 dollari.

Sia il dato sui beni durevoli che sul settore immobiliare deludono le
attese degli operatori.

Il Dipartimento del Lavoro ha diffuso i dati sui sussidi di disoccupazione 
al 21/07: le richieste sono scese a 301.000, dato migliore delle attese
degli analisti.

L'Help Wanted Index di giugno, un barometro del mercato del lavoro, scende
a 26, dato inferiore al 27 previsto dagli investitori.
 
Il ribasso odierno è il più pesante dal 27 febbraio scorso. 
I catalizzatori sono stati i dati deludenti relativi sia al settore
immobiliare che a quello manifatturiero ed inoltre, durante la seduta,
il petrolio, arrivando a 77 dollari al barile, ha fatto da combustibile nel
vero senso del termine, intensificando lo scivolone dei Listini fino ai tre
punti percentuali.

Una parte del mercato, a causa dei timori che la bolla dei derivati sui
subprime si espanda all'intero settore finanziario, è nuovamente 
caduto vittima del miraggio di un taglio dei tassi a breve.
 
La prova del nove per l'economia americana, che ricordiamo, non si 
è affrancata dal rischio di una recessione, si avrà domani (ore 14.30), 
con la pubblicazione della stima avanzata del Pil, previsto in rialzo del
3.2%.
 
In ribasso i futures sul greggio. I contratti di settembre e dicembre
segnano rispettivamente 74.85 e 73.59 dollari al barile.
 
I dati economici attesi nella giornata di domani:
Deflattore-Adv. 2 trimestre
valore atteso:3.4%, valore precedente: 4.2%

Prodotto Interno Lordo-Adv. 2 trimestre
valore atteso:3.2%, valore precedente: 0.7%

Fiducia Michigan-Def. Luglio 
valore atteso:91.5, valore precedente: 92.4





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