di Francesco Carlà
La finanza italiana ed altri animali
del 6/08/2007
di Francesco Carlà
di Francesco Carlà
Cari Fwiani,
Il 31 gennaio del 2004 scrivevo questa newslettera
che, purtroppo, e' ancora assai di moda. Buona lettura.
"Sto leggendo il bellissimo libro di Durrell:
'La mia famiglia e altri animali' (Adelphi).
Lo zoologo inglese era piuttosto indeciso
su chi fossero le vere bestie, se i suoi
parenti, o gli insetti e i serpenti di Corfu'.
Sono indeciso pure io su una cosa:
Leggo in giro che chi ha comprato azioni
o bonds di Parmalat, Cirio, Giacomelli e
Finmatica, in fondo se l'e' andata a cercare:
'Impossibile - si sostiene - avere rendimenti
cosi' alti su aziende serie'. Mah ...
Come dire: cornuti e anche mazziati.
Allo stesso tempo lo scaricabarile e' in piena
forma: Tanzi accusa le banche, le banche accusano
quelli del rating, quelli del rating l'azienda,
la Consob i revisori dei conti, e poi c'e' la
lotta tra Tremonti e Fazio ...
Lasciamoli scaricare e speriamo nei giudici.
Ma intanto il vero problema resta sullo sfondo:
il capitalismo all'italiana non va da nessuna
parte, resta a meta' del guado, nella posizione
peggiore, a mezza cottura, vaso di coccio da rompere.
Riassumo le questioni davvero calde:
1 La Borsa italiana, lo dico da anni, non simula
per niente l'economia del nostro paese e invece
deve farlo, naturalmente organizzata e controllata
come Wall Street;
2 I risparmiatori e gli investitori italiani si
sono trovati, senza formazione e Finanza Democratica
e senza controlli e protezioni, a dover scegliere,
quasi improvvisamente, tra l'aggressione dei
bassissimi rendimenti sui Bot, e il pestaggio
delle obbligazioni Parmalat, Cirio e compari.
Che si puo' fare per difendere gli investitori?
Secondo me si possono fare due cose:
Una la puo' fare il governo, l'altra la devono fare
gli investitori e i risparmiatori senza aspettare.
La prima:
Il governo deve creare le condizioni per avere una
borsa all'altezza della nostra economia, con tutti
i controlli e le sanzioni che esistono gia' a Wall Street.
Basta con la Borsa giardinetto delle banche e delle
grandi industrie al tramonto.
La seconda:
Gli investitori e i risparmiatori devono convincersi
che la finanza e' inevitabile (oltre che interessante)
e che fa e fara' sempre piu' parte della loro vita.
Se non capiscono come e su cosa investono, i truffatori
continueranno a fare i loro comodi.
I truffatori e gli altri animali."
Il 31 gennaio del 2004 scrivevo questa newslettera
che, purtroppo, e' ancora assai di moda. Buona lettura.
"Sto leggendo il bellissimo libro di Durrell:
'La mia famiglia e altri animali' (Adelphi).
Lo zoologo inglese era piuttosto indeciso
su chi fossero le vere bestie, se i suoi
parenti, o gli insetti e i serpenti di Corfu'.
Sono indeciso pure io su una cosa:
Leggo in giro che chi ha comprato azioni
o bonds di Parmalat, Cirio, Giacomelli e
Finmatica, in fondo se l'e' andata a cercare:
'Impossibile - si sostiene - avere rendimenti
cosi' alti su aziende serie'. Mah ...
Come dire: cornuti e anche mazziati.
Allo stesso tempo lo scaricabarile e' in piena
forma: Tanzi accusa le banche, le banche accusano
quelli del rating, quelli del rating l'azienda,
la Consob i revisori dei conti, e poi c'e' la
lotta tra Tremonti e Fazio ...
Lasciamoli scaricare e speriamo nei giudici.
Ma intanto il vero problema resta sullo sfondo:
il capitalismo all'italiana non va da nessuna
parte, resta a meta' del guado, nella posizione
peggiore, a mezza cottura, vaso di coccio da rompere.
Riassumo le questioni davvero calde:
1 La Borsa italiana, lo dico da anni, non simula
per niente l'economia del nostro paese e invece
deve farlo, naturalmente organizzata e controllata
come Wall Street;
2 I risparmiatori e gli investitori italiani si
sono trovati, senza formazione e Finanza Democratica
e senza controlli e protezioni, a dover scegliere,
quasi improvvisamente, tra l'aggressione dei
bassissimi rendimenti sui Bot, e il pestaggio
delle obbligazioni Parmalat, Cirio e compari.
Che si puo' fare per difendere gli investitori?
Secondo me si possono fare due cose:
Una la puo' fare il governo, l'altra la devono fare
gli investitori e i risparmiatori senza aspettare.
La prima:
Il governo deve creare le condizioni per avere una
borsa all'altezza della nostra economia, con tutti
i controlli e le sanzioni che esistono gia' a Wall Street.
Basta con la Borsa giardinetto delle banche e delle
grandi industrie al tramonto.
La seconda:
Gli investitori e i risparmiatori devono convincersi
che la finanza e' inevitabile (oltre che interessante)
e che fa e fara' sempre piu' parte della loro vita.
Se non capiscono come e su cosa investono, i truffatori
continueranno a fare i loro comodi.
I truffatori e gli altri animali."
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