di FinanzaWorld staff

AOL in Italia

del 14/09/2007
di FinanzaWorld staff
Time Warner da tempo vuole rilanciare il suo
storico portale AOL (America On Line) forse
uno dei primi protagonisti della new economy
della fine degli anni '90.

Questo ha portato a ritirare un'ipotetica
ipotesi di cessione di tutte le attività WEB
del gruppo ed anzi a rilanciare aumentando la
posta sul piatto.

Come farà AOL a farsi strada in un mercato
simile? Innanzitutto offrendo servizi di eMail
gratuiti senza limitazione, secondariamente,
per differenziarsi dai concorrenti Libero,
Hotmail, Gmail, Yahoo! e altri, permettere
l'accesso da qualsiasi postazione e
dispositivo senza porre limitazioni.

Sarà possibile quindi accedere alla propria
casella di posta utilizzando l'accesso POP o
IMAP (modalità di lettura mail che
tecnicamente consentono l'accesso da remoto ad
un server di posta - ndr).

Accoppiando a questo un considerevole sistema
di filtraggio contro le mail spazzatura (SPAM)
e l'utilizzo di AIM, il celebre client per
chattare che tanto successo riscontra al di
fuori dei nostri confini, i dirigenti di AOL
sperano di poter far breccia nel cuore e nelle
tastiere degli abitanti della penisola.

Il CEO di AOL Europa, Dana Dunne, ha affermato
che "[..] Il valore aggiunto del nostro
servizio è dato dalla possibilità di chattare
senza prima doversi collegare alla posta
elettronica ed inoltre consentiamo di
trasferire le foto direttamente dalla
fotocamera al destinatario, eliminando così il
passaggio del salvataggio sull'hard disk e non
costringendo i possessori di fotocamere ad
elevata qualità di comprimere le foto per
poterle pubblicare sul web o scambiarle con
altri abbonati".

AOL permetterà anche di pubblicare i video
online, cercando di risalire la china di un
settore strapotere di YouTube.

In ultimo le notizie. La redazione londinese
sarà responsabile per la pubblicazione delle
news anche in Italia e AOl punta molto sulla
regionalizzazione dell'informazione.

Riuscirà il gigante americano ad avere
successo con questo portale tricolore?

Nei mesi scorsi AOL ha aperto diversi portali
nazionali tra i quali India, Olanda ed Austria
sottoscrivendo diversi accordi pubblicitari,
ma il suo arrivo in netto ritardo in un
mercato denso di concorrenza potrebbe rendere
difficoltosa questa speranza.

In Time Warner sono convinti che ci sia spazio
per crescere da parte di tutti e non sembrano
affatto spaventati dalla "potenza di fuoco"
degli avversari.

Dunne conclude con un'affermazione
interessante: "[..] L'Italia avrà un ruolo di
primo piano, considerato che ha una
penetrazione dell'ADSL e della banda larga
intorno all'89%. Una cifra che pochi altri
paesi al mondo possono vantare [..]".

Basterà ad AOL?




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