di FinanzaWorld staff

Unione Banche Arabe in Italia

dell' 1/10/2007
di FinanzaWorld staff
In Italia la presenza di cittadini di fede
islamica è notevole ed in costante aumento.

Entro il 2008 la Unione Banche Arabe, ha
intenzione di riuscire ad aprire una banca
islamica a Roma.

Il presidente della UAB, Adnan Yousif, dopo la
firma dell'accordo con l'ABI, ha affermato, nel
corso di una conferenza stampa a Londra che:
"[..] L’Italia merita la presenza di una banca
islamica e il paese sarà il secondo passo della
nostra espansione in Europa dopo Londra e stiamo
lavorando nella prospettiva di riuscire a farlo a
Roma entro il 2008 [..]"

In Italia ci sono ormai moltissimi investimenti
di istituzioni finanziarie islamiche effettuate
tramite Banche ed istituzioni nazionali.

Caratteristica fondamentale delle Banche
islamiche è il rispetto della Sharia anche nella
predisposizione delle operazioni finanziarie
imponendo una lunga serie di divieti, a partire
da quello di non prevedere tassi di interesse,
considerati usura.

L'Istituto di credivo viene remunerato con una
percentuale sui profitti generati dal denaro
prestato investito in una concreta attività
economica.

Particolari proibizioni prevedono inoltre
l'investimento in settori contrari alle leggi
islamiche come l’allevamento suino, i casino',
l’industria dei vini e dei liquori, oltre a
quelle del tabacco e del porno, riducendo i
possibili clienti a persone di salda fede islamica.

Non è una novità per il mercato finanziario
internazionale, ma conta di esserlo per la, a
volte, ristretta mentalità economica italiana.

Riusciranno nel loro intento i dirigenti dell'UAB?






Segnala questo articolo ad un amico