di FinanzaWorld staff

Non solo Kazakistan

dell' 8/10/2007
di FinanzaWorld staff
Mentre gli occhi sono puntati sul Kazakistan e
sull'evoluzione della questione che ha messo in
crisi i rapporti fra ENI (MILANO:ENI) e il
governo Kazako, la casa dal cane a sei zampe ha
firmato un accordo con Sonatrach per il rinnovo
della concessione di sviluppo e produzione dei
giacimenti Brn, Brv e Brsw situati in Algeria,
nell'area di Bir Rebaa, nel deserto sahariano
sud-orientale.

I tre giacimenti, la cui produzione media è di 23
mila barili di olio equivalente al giorno
(boe/d), sono entrati in produzione nel 1995 a
seguito del primo contratto di associazione mai
stipulato tra Sonatrach ed un partner straniero.

Il rinnovo della concessione permette ad Eni di
consolidare il proprio livello di riserve e di
produzione in Algeria con circa 90 mila barili di
olio equivalente al giorno e l'intesa conferma
Eni come partner privilegiato e strategico della
società di stato algerina, offrendo un nuovo
impulso allo sviluppo di ulteriori progetti di
collaborazione, che saranno oggetto di successivi
accordi specifici.

La storica presenza di Eni in Algeria si è
sviluppata a partire dagli anni '50 su due
direttrici principali: l'approvvigionamento di
gas naturale, mediante la realizzazione del
gasdotto Transmed e l'acquisizione di permessi
per la ricerca e lo sviluppo di giacimenti di
olio e gas.




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