di FinanzaWorld staff

Il volo di Google

del 9/10/2007
di FinanzaWorld staff
Google vola oltre quota 600 dollari per azione.
 
Con il rialzo di ieri Google (nasd-goog) ha superato i 600  
dollari.
 
Il guadagno dall'offerta pubblica di acquisto nell'Agosto 
del 2004, quando era gia` da molti considerato un titolo 
sopravvalutato, e' di oltre il 530%.

E' difficile trovare un'azione sul mercato in grado di
alimentare reazioni cosi' opposte sulla sua valutazione.
 
I bearish che considerano il titolo ampiamente
sopravvalutato e i bullish che vedono ancora grandi
margini di crescita.

Parliamo di un'azienda che e' diventata brand,
il cui nome e entrato sui dizionari americani come
sinonimo di ricerca.

E ha tutte le caratteristiche del TopVincitore:
un brand riconosciuto, un prodotto facilmente
accessibile, alti margini, vendite in crescita, un
bilancio finanziario solido e possibilita' di espansione.

Le azioni attualmente valutano 80 volte il
free cash flow (ossia il flusso di cassa operativo
meno le spese di capitale). Non proprio a buon mercato.

Il bilancio finanziario tuttavia presenta numeri
estremamente positivi. Nessun debito e 7.74 miliardi
di dollari in cassa pronti per essere usati per
possibili acquisizioni, come ha gia' fatto per YouTube
e ultima DoubleClick, soffiata a suon di dollari
a Bill Gates.

Il fatturato e' in forte rialzo e i margini sono in
crescita. Margini in trend positivo indicano un'azienda
piu' efficiente.

Profitto e fatturato crescono di pari passo.

E il flusso di cassa operativo e' maggiore del profitto
netto, indice di una buona gestione operativa.
Solo tre anni fa, il profitto netto era il 12.5% del
fatturato. Oggi sfiora il 30%.

E il concorrente principale, Yahoo! (nasd - yhoo) ha
superato il 12% solo ora.

Praticamente Google genera due volte il fatturato di
Yahoo! e con margini piu' alti. Anche se Yahoo! e'
valutato 1/5 di Google, genera meno di 1/5 dei suoi profitti.
Quindi l'azione sopravvalutata sembrerebbe proprio Yahoo!.

Da dove viene questa crescita?

Innanzitutto dalla pubblicita' online.
Il motore di ricerca ha creato il brand, ora l'online
advertising genera le revenue.

Una crescita che Google ripete anno dopo anno.

Al momento infatti le percentuali di mercato vedono
Google gestire il 48% delle ricerche online contro il 27%
di quelle effettuate su Yahoo.

Ma Google non e' solo un motore di ricerca.

Come afferma Il CTO dell'azienda, e' un 'advertising
juggernaut', che sta spostando il suo raggio d'azione
su stazioni radio, mappe interattive, suite di
applicazioni, motore di ricerca su cellulare e molto altro.

YouTube da solo e' diventato un fenomeno a parte, con
le sue communitiy di abbonati che condividono video.
E soprattutto i video li cercano, quindi piu' pubblicita'
e piu' revenue.

Ma Google ha anche alte spese di capitale.

Al momento spende la meta' del flusso di cassa operativo,
cioe' la cassa che genera attraverso il suo business,
per spese relative all'infrastruttura IT.

E la spesa sara' ancora maggiore quanto piu' Google
vorra' mantenere la sua leadership.

Secondo chi vede un futuro Toro, gli analisti sono
piuttosto conservativi nelle loro stime sui profitti.
 
Infatti solo una volta su dodici trimestrali Google ha
fatto peggio delle aspettative.

I bullish pensano che cosi' come successo per Yahoo!,
Amazon (nasd - amzn) ed Ebay (nasd - ebay) negli anni
passati, Google debba mantenere una valutazione elevata
per parecchi anni.
 
Chi vede Orso invece pensa che Google sia gia' abbastanza
grande da non poter sostenere un'ulteriore crescita
esponenziale per molto tempo.

Google infatti non e' perfetto.

In Cina ad esempio sta perdendo percentuali di mercato a
favore di Baidu (nasd - bidu), il motore di ricerca made
in China.

Anche Google Answers, la risposta a Yahoo!Answers e' stata
un insuccesso.

Vedremo cosa accadra' con i prossimi earnings.





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