di FinanzaWorld staff

Ricerca e Sviluppo in Europa

del 10/10/2007
di FinanzaWorld staff
La Commissione europea pubblica ogni anno la
valutazione degli investimenti delle imprese UE
nella Ricerca & Sviluppo.

Nell'edizione del 2007 questi investimenti sono
aumentati del 7.4% confermando una tendenza
positiva iniziata nel 2005, quando la spesa
media in R&S è aumentata del 5.3%.

In passato i cambiamenti registrati nell'ambito
della spesa erano negativi oppure
caratterizzati solo da lievi aumenti.

Il commissario europeo per la Scienza e la
ricerca Janez Potocnik, ha affermato che:
"[..] I nostri risultati nel settore della R&S
potranno solo migliorare, se un maggior numero
di imprese comprenderà i vantaggi degli
investimenti nella ricerca. La positiva
tendenza al rialzo degli investimenti in R&S
registrata negli ultimi due anni è
incoraggiante e mi induce a credere che la
nostra strategia di innovazione sia corretta.
[..]"

Questa raccomandazione giunge al momento
opportuno: dal quadro di valutazione è infatti
emerso che gli investimenti delle imprese
comunitarie nel settore della ricerca e
sviluppo continuano a crescere a un ritmo
inferiore rispetto a quelli delle aziende dei
paesi terzi, i cui investimenti sono aumentati
del 10% nello stesso periodo, differenza che
può essere spiegata dal fatto che, nei paesi
terzi, il tasso di crescita dei settori ad
elevata intensità di ricerca e sviluppo è quasi
due volte superiore a quello dell´UE.

Gli analisti confrontano la spesa nel settore
della ricerca e sviluppo delle 1.000 imprese
industriali comunitarie più importanti con
quella delle 1.000 imprese più importanti del
resto del mondo.

Complessivamente, le 2.000 aziende contemplate
hanno speso 372 miliardi di Euro nella R&S,
pari a oltre l'85% degli investimenti in
settore effettuati dalle imprese in tutto il
mondo.

In cima alla classifica risulta quest'anno la
americana Pfizer, con una spesa totale di 5.8
miliardi di Euro.

Nelle prime dieci posizioni figurano tre
aziende europee: Daimlerchrysler (5 posto) con
5.2 miliardi, mentre Glaxosmithkline e Siemens
hanno ottenuto rispettivamente la settima e
l'ottava posizione.

Settorialmente l'industria farmaceutica e
biotecnologica hanno superato il settore
dell'hardware e delle attrezzature informatiche
aggiudicandosi la prima posizione.

Dove l'investimento pubblico latita, quello
privato continua a fornire supporto economico.

E' giusto lasciare ai privati l'onere di un
settore così importante?




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