Pane e acqua?
del 18/10/2007
di FinanzaWorld staff
di FinanzaWorld staff
Il mercato dei consumatori cambia continuamente e
soprattutto nell'alimentare si notano cambiamenti
di comportamento e di orientamento che danno
indicazioni importanti di come la nostra società
si evolva.
Gli Italiani amano il pane, è nel loro, nostro,
DNA e come tale l'impasto magico di grano, acqua,
sale è uno dei simboli della nostra dieta
mediterranea.
La Coldiretti ha segnalato, tramite una ricerca
di AC Nielsen, che nei primi 8 mesi dell'anno il
consumo di pane per uso domestico è sceso, per la
prima volta, al di sotto del milione di
tonnellate (989.000).
Un calo record nei consumi di pane con una
riduzione in quantità del 7,4% e si riducono
sostanzialmente anche quelli di pasta di semola
(-4,5%) dando così un forte segnale di un
cambiamento degli stili di vita, anche perchè
accompagnato da un progressivo aumento dei prezzi
con rincari del 419% negli ultimi venti anni.
Peraltro il prezzo del pane mostra grande
variabilità nelle diverse città con valori medi
piu' elevati raggiunti a Milano (3,39 Euro/Kg) e
Bologna (3,26 Euro/Kg) mentre livelli più
contenuti si registrano a Palermo (2,25 Euro/kg)
e Roma (2,07 Euro/Kg).
Il fattore molto interessante è che questa
variabilità non dipende dall'andamento del prezzo
del grano, fissato su valori internazionali, e
che incide circa per il 10% sul valore finale.
Chi guadagna da questa forbice e da queste
differenze?
Questi dati combinati con altri fattori di
tutt'altro tenore, come il prezzo del tartufo che
ha raggiunto le cifre record di 3.000 euro al
chilo, lasciano perplessi.
I consumi sono destinati a cambiare. Il "costo
della vita" è un continuo fattore di
preoccupazione per ogni famiglia italiana e come
non potrebbe esserlo per un Investitore
Intelligente?
Informatevi, aggiornatevi, tenetevi costantemente
all'erta e attenti ad ogni evoluzione e se volete
fare un investimento intelligente, prendete in
considerazione la partecipazione al Master con
Francesco Carlà.
Soldi ben spesi per poter raggiungere più
agevolmente e velocemente l'indipendenza e la
felicità finanziaria.
soprattutto nell'alimentare si notano cambiamenti
di comportamento e di orientamento che danno
indicazioni importanti di come la nostra società
si evolva.
Gli Italiani amano il pane, è nel loro, nostro,
DNA e come tale l'impasto magico di grano, acqua,
sale è uno dei simboli della nostra dieta
mediterranea.
La Coldiretti ha segnalato, tramite una ricerca
di AC Nielsen, che nei primi 8 mesi dell'anno il
consumo di pane per uso domestico è sceso, per la
prima volta, al di sotto del milione di
tonnellate (989.000).
Un calo record nei consumi di pane con una
riduzione in quantità del 7,4% e si riducono
sostanzialmente anche quelli di pasta di semola
(-4,5%) dando così un forte segnale di un
cambiamento degli stili di vita, anche perchè
accompagnato da un progressivo aumento dei prezzi
con rincari del 419% negli ultimi venti anni.
Peraltro il prezzo del pane mostra grande
variabilità nelle diverse città con valori medi
piu' elevati raggiunti a Milano (3,39 Euro/Kg) e
Bologna (3,26 Euro/Kg) mentre livelli più
contenuti si registrano a Palermo (2,25 Euro/kg)
e Roma (2,07 Euro/Kg).
Il fattore molto interessante è che questa
variabilità non dipende dall'andamento del prezzo
del grano, fissato su valori internazionali, e
che incide circa per il 10% sul valore finale.
Chi guadagna da questa forbice e da queste
differenze?
Questi dati combinati con altri fattori di
tutt'altro tenore, come il prezzo del tartufo che
ha raggiunto le cifre record di 3.000 euro al
chilo, lasciano perplessi.
I consumi sono destinati a cambiare. Il "costo
della vita" è un continuo fattore di
preoccupazione per ogni famiglia italiana e come
non potrebbe esserlo per un Investitore
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Informatevi, aggiornatevi, tenetevi costantemente
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