Matrimoni e antitrust

I movimenti che hanno fatto seguito ai grandi
matrimoni finanziari italiani di questo 2007 non
hanno ancora termine.

Una delle condizioni poste dall'Antitrust per la
fusione fra Imi San Paolo e Banca Intesa era la
cessione delle attività di Eurizon Vita e Intesa
Vita.

L'ISVAP (IStituto per la Vigilanza sulle
Assicurazioni Private) ha autorizzato la
costituzione della compagnia Sud Polo Vita che fa
capo a Intesa Sanpaolo.

Alla compagnia, che sarà ceduta sul mercato, sarà
conferito il ramo d'azienda di Eurizon Vita e di
Intesa Vita.

Sud Polo Vita ha ricevuto i portafogli polizze e
le strutture aziendali di Eurizon Vita e  di
Intesa Vita per un totale di attività di
bancassicurazione di 1.133 sportelli.

L'Antitrust ha specificato anche che l'acquirente
di questi rami d'azienda godrà di un rapporto in
esclusiva di distribuzione di sei anni di durata,
rinnovabile per altri tre.

Le attività confluite in Sud Polo Vita ammontano
a 187 milioni provenienti da Intesa Vita e 381 da
Eurizon Vita, facendo nascere una compagnia con
oltre 900 milioni di premi annui, 5.5 miliardi di
riserve ed un organico di 60 persone.

L'operatività in autonomia comincerà dal prossimo
novembre in vista della vendita e la cessione, in
base agli impegni presi con l’Antitrust in sede
di fusione tra Intesa e SanPaolo, dovrà avvenire
a favore di un terzo indipendente entro il maggio
2008.

Preparano le armi i concorrenti che intravedono
una grande occasione del mercato assicurativo
italiano, da tempo ristagnante.

Dopo la corsa, vinta da Axa, per Mps Vita, a
circa un anno di distanza la competizione per Sud
Polo Vita si prospetta altrettanto combattuta.

La gara non è ancora aperta, ma nei mesi scorsi
sono stati in tanti a dirsi pronti a guardare al
dossier, a partire dai concorrenti italiani come
FonSai, Cattolica e Unipol e da quelli stranieri
come Aegon, Fortis, Zurich e Talanx (rimasti
tagliati fuori dalla "torta" MPS Vita).