di FinanzaWorld staff

Cina-Italia-Cina

del 25/10/2007
di FinanzaWorld staff
La Cina è lontana, ma poi così non tanto.

Un'elaborazione dei dati ISTAT da parte della
Camera di Commercio di Milano ha rivelato alcune
notizie interessanti.

Nel secondo trimestre 2007 l'Italia cresce del
19.6% nei suoi rapporti commerciali con la Cina
rispetto allo stesso periodo del 2006 con una
bilancia degli scambi che vede un import pari a
quasi 10.5 miliardi e l'export che supera i 3
miliardi, entrambi in crescita rispettivamente
del 22.8% e del 9.7%.

Tra le regioni italiane e la Lombardia a fare la
parte del leone con quasi 4.8 mld di euro di
interscambio (il 35.6% del valore totale
nazionale), ed un incremento del 18.7% rispetto
al 2006.

Subito dopo seguono Veneto (2 mld pari al 15.2%
del valore nazionale ed un aumento del +21%),
Emilia-Romagna (1.5 mld, 11.1%, +36.1%).

Le stesse tre regioni sono quelle che rimangono
sul podio dell'export con un peso, rispetto a
quello nazionale, rispettivamente del 37.9%,
13.7% e 11%.

Cosa esportiamo in Cina? Soprattutto macchinari e
materiali da trasporto (55,4% del totale
italiano) mentre importiamo prevalentemente i
prodotti finiti diversi (33,8% delle importazioni
dalla Cina).

Proprio per promuovere lo sviluppo del commercio
con partner internazionali come la Cina, la
Promos, azienda speciale della Camera di
commercio di Milano per le attività
internazionali, organizza una missione nelle
città di Pechino e Chengdu dal 27 ottobre al 3
novembre.

I settori emergenti che attirano molto interesse
da imprenditori italiani e cinesi sono quelli
dell'high tech, dell'arredamento, ma anche i
comparti dell'abbigliamento, dell'agroalimentare,
delle calzature, della meccanica, medicale,
chimico e aerospaziale.

E se la paura delle copie a basso costo
provenienti da oltre muraglia si trasformasse in
occasione di nuovi affari e di nuovi mercati?




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