di FinanzaWorld staff
Borse al giro di boa
del 19/11/2007
di FinanzaWorld staff
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Al giro di boa le piazze europee "marcano male"
con una serie di indici in rosso anche in
previsione dell'apertura di Wall Street dove i
futures parlano di avvio pesante.
Alle 14 abbiamo i seguenti valori:
Amsterdam -0.57%, Dublino -1.51%, Francoforte
-0.70%, Londra -0.81%, Madrid -0.48%, Milano
AllSTAR -1.51%, Milano MIBTEL -1.65%, Milano
MIDEX -1.67%, Milano S&P MIB -1.73%, Parigi
-0.30%, Stoccolma -1.69%, Zurigo -0.92%.
Tutti i settori stanno soffrendo, ma in
particolare ancora i bancari e gli assicurativi,
soprattutto dopo il profit warning di Swiss
Reinsurance, la compagnia di riassicurazione
svizzera che ha annunciato un ammortamento di
oltre 980 milioni di euro a causa delle perdite
dovute ai mutui subprime.
Il fatto che questo "virus" da subprime non sia
ancora del tutto risolto e che centellini la sua
presenza in diversi earnings o comunicazioni
societarie, rende meno trasparente le
contrattazioni e fa mancare la fiducia degli
investitori, aiutati dai traders che tolgono
prontamente i soldi dal tavolo.
Milano soffre particolarmente e, ad eccezione del
settore delle telecomunicazioni, il ribasso è
generalizzato.
con una serie di indici in rosso anche in
previsione dell'apertura di Wall Street dove i
futures parlano di avvio pesante.
Alle 14 abbiamo i seguenti valori:
Amsterdam -0.57%, Dublino -1.51%, Francoforte
-0.70%, Londra -0.81%, Madrid -0.48%, Milano
AllSTAR -1.51%, Milano MIBTEL -1.65%, Milano
MIDEX -1.67%, Milano S&P MIB -1.73%, Parigi
-0.30%, Stoccolma -1.69%, Zurigo -0.92%.
Tutti i settori stanno soffrendo, ma in
particolare ancora i bancari e gli assicurativi,
soprattutto dopo il profit warning di Swiss
Reinsurance, la compagnia di riassicurazione
svizzera che ha annunciato un ammortamento di
oltre 980 milioni di euro a causa delle perdite
dovute ai mutui subprime.
Il fatto che questo "virus" da subprime non sia
ancora del tutto risolto e che centellini la sua
presenza in diversi earnings o comunicazioni
societarie, rende meno trasparente le
contrattazioni e fa mancare la fiducia degli
investitori, aiutati dai traders che tolgono
prontamente i soldi dal tavolo.
Milano soffre particolarmente e, ad eccezione del
settore delle telecomunicazioni, il ribasso è
generalizzato.
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